Come impostare il blog per un sito medico

Oggi quasi tutti i siti presenti online hanno una sezione dedicata al blogging. Creare dei contenuti utili e interessanti per il pubblico consente di rafforzare la fiducia nei confronti di chi li pubblica e anche rendersi più visibili sul web.

Anche i professionisti del settore sanitario dovrebbero approfittare di questa efficace strategia di marketing per aumentare il traffico sul proprio sito e convertire dei semplici visitatori in clienti.

In questo articolo parleremo dei vantaggi del blogging per un medico e scopriremo come impostare il blog per un sito di un ambulatorio, di un professionista della salute o di altre figure professionali legate a questo settore.

Perché un medico ha bisogno di un blog?

Il sito web di un medico non solo crea una presenza online utile per farsi trovare dai nuovi pazienti, ma offre una proiezione digitale del professionista. Significa che consente al medico di presentarsi al meglio, condividere i suoi traguardi e la sua carriera professionale.

Un dottore, un professionista della salute, non è più solo un medico, ma dovrebbe possedere delle abilità di comunicazione in grado di migliorare la sua presenza online. Se questo non gli è possibile, esistono molte agenzie digitali che possono aiutarlo.

Una delle strategie più semplici e immediate da mettere in campo per migliorare la presenza online e farsi trovare dai pazienti è il blog. Scrivere degli articoli di qualità porta diversi vantaggi:

  • rende il sito più facilmente rintracciabile, in quanto sono gli utenti stessi che aprono le varie pagine del blog per soddisfare dei loro dubbi online;
  • fornisce dei contenuti utili e pertinenti alle ricerche degli utenti, offrendo valore e accrescendo anche l’autorevolezza del medico;
  • gli articoli veicolano l’utente verso un’azione che può essere quella di prendere un appuntamento per una visita o contattare il medico;
  • attraverso il blog è possibile guadagnare, vendendo spazi pubblicitari all’interno dei propri articoli.

Molti sono convinti che il blogging stia morendo per via della saturazione di contenuti presenti oggi sul web. Tuttavia, se un articolo è ben ottimizzato, leggibile, pertinente alla ricerca degli utenti e offre valore, può essere un ottimo mezzo per presentarsi al meglio online e anche per attirare nuovi pazienti.

Come si crea un blog di un medico?

Quando si decide di aprire un blog di medicina, è necessario fare delle considerazioni preliminari: bisogna avere il tempo di aggiornarlo in continuazione, in quanto l’algoritmo dei motori di ricerca predilige i siti attivi; è necessario avere delle abilità di scrittura o possedere il contatto di professionisti che possono occuparsi della stesura dei contenuti; bisogna rivolgersi a una nicchia specifica; infine, è ovviamente necessario sapere di cosa trattare.

Il primo passaggio per aprire un blog di medicina, ancor prima della scelta dell’hosting e del CMS, è quello di individuare un pubblico di riferimento. Nel marketing si dice che “rivolgersi a tutti significa non rivolgersi a nessuno”.

Questo si spiega con il fatto che, rivolgendosi a un pubblico vasto, si rischia di sprecare risorse per rivolgersi a delle persone che non sono realmente interessate ai contenuti del blog. Questo disinteresse non potrà mai tradursi in una conversione dell’utente in paziente.

La risposta a questo problema risiede nella scelta di un gruppo specifico di persone a cui rivolgersi, o a un target. Come ogni medico è specializzato in una certa branca della medicina, anche il blog dovrebbe trattare argomenti ristretti. Per esempio si può optare per articoli di dermatologia, angiologia, pediatria, medicina del lavoro e molto altro.

La scelta dell’argomento varia in base alla preparazione del medico stesso e alle tendenze. Infatti, i medici esperti potrebbero scegliere di trattare argomenti interessanti dal punto di vista scientifico, in cui sono molto autorevoli ma, ai fini del digital marketing, è sempre bene scegliere quei temi che gli utenti online cercano più spesso.

In questo caso, uno strumento come SEMrush può essere molto utile: non solo indica le ricerche più di tendenza tra gli utenti, ma consente anche di verificare di cosa parlano i competitors e quali siano gli argomenti che attirano più visite sui loro siti.

Piano editoriale

Una volta individuati gli argomenti, bisogna stilare un piano editoriale.

Si tratta di molto di più di un semplice calendario in cui riportare “le uscite” dei contenuti. Infatti, il piano editoriale è una mappa in cui vengono individuati gli obiettivi della comunicazione del blog e i modi per raggiungerli.

In base agli obiettivi, il medico potrà scegliere gli argomenti, in linea con gli interessi degli utenti. In base al target di riferimento, invece, il proprietario del blog adatta il suo linguaggio. Bisogna tenere a mente che non tutti i visitatori del sito sono medici e che sia quindi necessario abbandonare i tecnicismi.

Questo solo nel caso in cui il target di riferimento coincida con i pazienti. Nel caso della comunicazione B2B, in cui un professionista o un’azienda si rivolge a un’altra organizzazione in ambito medico, si può anche mantenere un linguaggio scientifico e formale.

Nel piano editoriale vanno dunque inseriti tutti questi elementi oltre che le date di uscita degli articoli. Non bisogna esagerare con la quantità di contenuti a settimana, in quanto la fretta potrebbe minare la qualità dell’articolo. D’altra parte, è meglio evitare lunghi silenzi e mantenere il sito attivo.

Non ci sono regole precise sul numero di articoli che devono uscire ogni settimana, ma sarebbe ragionevole pubblicarne da 1 a 3 per mantenere alta l’attenzione del pubblico e dei motori di ricerca.

Ogni articolo deve essere ben strutturato, leggibile e intrigante. Si comincia con un titolo accattivante che catturi l’attenzione, spieghi che cosa contiene l’articolo e contenga la keyword principale, ovvero quella parola che gli utenti usano per effettuare la ricerca.

Il testo deve essere diviso in paragrafi, preceduti da titoli. Devono essere inserite parole in grassetto per facilitare la lettura del testo e anche le parole chiave secondarie per migliorare il ranking del contenuto.

Mai sottovalutare la grammatica e il lessico: un articolo ben scritto e privo di errori conduce il lettore fino alla fine. Non bisogna neanche dimenticare di inserire delle call to action nel testo, in modo che l’utente contatti il medico o prenda un appuntamento.

In questo modo, il medico avrà ottenuto un nuovo visitatore, ma possibilmente anche un nuovo paziente da accogliere in ambulatorio.

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