Sito HTTPS: rendere sicuro il sito di un medico o di una clinica

Quando un utente approda su un sito e trova la dicitura “non sicuro”, potrebbe decidere di abbandonare la ricerca. Questo vuol dire che non leggerebbe i contenuti e si abbasserebbero le possibilità di conversione.

Aggiornare il sito ad HTTPS è oggi un’ottima strategia per attirare più utenti e convincerli a rimanere. Questo è importante soprattutto su un sito medico, di una clinica o comunque di una struttura sanitaria. Infatti, su queste piattaforme potrebbe essere richiesto il rilascio di dati personali.

Il protocollo HTTP non è sicuro in quanto qualsiasi dato dell’utente potrebbe essere intercettato da malintenzionati. Il passaggio ad HTTPS è quindi necessario se il sito prevede la raccolta di dati sensibili dell’utente.

Non si tratta solo di una forma di tutela delle informazioni dell’utente, argomento molto sentito negli ultimi anni. Il passaggio ad HTTPS è necessario anche come forma di marketing strategico, in quanto spinge gli utenti a restare sul sito. Si sa, maggiore è il tempo trascorso su una piattaforma e più aumentano le possibilità di conversione.

Gli utenti che non vedono un’icona di sicurezza, ovvero il lucchetto sulla barra di ricerca, sono portati ad allontanarsi anche se non devono inserire i propri dati sensibili. Google, in una sua ricerca, ha dichiarato che negli ultimi anni le visite ai siti HTTP siano calate del 20% in più ogni 12 mesi.

HTTPS e SEO: un legame inscindibile

Come già detto, rendere sicuro il proprio sito è anche un’ottima strategia di marketing.

Se si desidera aumentare il traffico sul proprio sito e comparire tra i primi risultati, è bene passare ad HTTPS. Google da anni si impegna per garantire la navigazione web sicura e quindi dà la priorità ai siti HTTPS con certificato.

Non ha quindi senso spendere tanto tempo e soldi nell’ottimizzazione dei contenuti lato SEO se poi il sito web non è sicuro. Le pagine sicure beneficiano di un’indicizzazione migliore ed è quindi fondamentale per un medico o una struttura clinica affrontare prima di tutto il passaggio ad HTTPS.

Vantaggi del passaggio ad HTTPS

Quindi, per riassumere, ecco perché un medico, un ambulatorio, una struttura clinica dovrebbero preoccuparsi di passare da HTTP ad HTTPS:

  • il protocollo HTTPS migliora la visibilità e il posizionamento del sito web
  • rende più sicura la navigazione degli utenti
  • è importante in quanto spesso, per prendere appuntamenti o firmare il consenso informato online, è necessario lasciare i propri dati personali
  • rende possibili transazioni online sicure, per esempio per prenotare un consulto online da pagare in anticipo.
 

Come effettuare il passaggio da HTTP ad HTTPS

Se su un sito compare la scritta “sito non sicuro“, significa che non è installato un certificato SSL. Questo è un certificato digitale che attesta l’uso di cifratura asimmetrica e/o autenticazione tramite firma digitale. Ciò vuol dire che qualsiasi dato inserito dall’utente nel sito è crittografato e quindi difficilmente reperibile da qualche hacker malintenzionato.

Il motivo per cui, inoltre, compare la scritta “non sicuro” si collega anche all’aggiornamento del CSM o del web hosting. Se avviene un’errata configurazione, il sito potrebbe non scaricare gli aggiornamenti e lasciare i dati degli utenti allo scoperto.

Per ottenere una certificazione SSL, di solito, è sufficiente affidarsi al proprio fornitore di domini o hosting. Ci sono servizi come WordPress che includono già la certificazione nei propri pacchetti a pagamento. 

Tra le opzioni dei webmaster sono disponibili le voci installazione o rinnovamento del certificato SSL. Basta cliccarci sopra e seguire tutte le istruzioni. Successivamente è necessario procedere con la configurazione e con le verifiche utilizzando diversi browser sia desktop che mobile.

Tra queste operazioni di verifica, oltre che al classico modo di cercare il proprio sito su altri dispositivi e browser, c’è anche quello offerto da Google. Basta utilizzare l’operatore di ricerca site come nel seguente link site:https://dominio del sito/ inurl:http.

Altrimenti, esistono software e plugin come SSL Insecure Content Fixer. In entrambe queste ultime due soluzioni, il sito viene scansionato e il proprietario può verificare quali siano le pagine non sicure per intervenire. 

Cosa fare quando si installa SSL ma non compare HTTPS nella barra di ricerca

In questo caso, il certificato SSL è installato, ma c’è un errore nella trascrizione dell’URL del sito. Per risolvere questo difetto, è possibile affidarsi a diverse soluzioni:

  • svuotare la cache del sito. Infatti, è possibile che in questa memoria non siano presenti gli aggiornamenti del certificato SSL;
  • accedere al file .htaccess per reimpostare i redirect corretti
  • controllare i contenuti HTTP come immagini, file, javascript o altri tipi di risorse non sicure. Quando il problema riguarda questi contenuti, ci sono delle difficoltà nella visualizzazione degli stessi ed è quindi abbastanza semplice individuarli.
 

Conclusioni

Per concludere, applicare un certificato SSL significa garantire più sicurezza per tutti gli utenti che visitano il sito, ma anche posizionarsi meglio nella SERP. La transizione ad HTTPS può essere laboriosa e avere un costo, ma è certamente vantaggioso sia per i proprietari dei siti che per gli utenti.

Non ha senso investire tempo per creare un sito web ottimizzato se poi Google lo reputa poco sicuro.