Selezione delle fonti: da dove cominciare?
La stesura di un testo di argomento medico-scientifico, che sia destinato alla pubblicazione su una rivista specialistica di settore oppure diretto a un pubblico di “non addetti ai lavori”, rappresenta un’esperienza sfidante che parte necessariamente dalla raccolta di fonti appropriate e affidabili.
La scelta delle fonti
Il primo step, propedeutico alla redazione di qualsiasi pubblicazione scientifica, è rappresentato dalla selezione delle fonti, che devono essere ovviamente pertinenti, ma soprattutto attendibili e autorevoli.
Oggigiorno il web offre la possibilità di accedere a una mole immensa di siti carichi di informazioni e di studi scientifici. Dunque, come selezionare le fonti? Su quali fare affidamento? Non tutte hanno lo stesso valore e non tutti i lavori pubblicati presentano la medesima valenza (per un approfondimento su questo argomento e sulle diverse tipologie di fonti leggi qui). Il suggerimento è quindi avvalersi di database e motori di ricerca affidabili (per esempio PubMed, di facile utilizzo) e selezionare poche fonti primarie, ossia articoli che descrivono lavori originali.
La scelta delle fonti è un passaggio cruciale, perché la lettura e la piena comprensione di quanto selezionato rappresentano la base su cui organizzare i propri pensieri per elaborare un testo chiaro e comprensibile. Infatti, come insegnava Einstein, “Se non lo sai spiegare in modo semplice, non l’hai capito abbastanza bene”.
Attenzione al plagio
Quando si effettua una ricerca in rete, non è raro imbattersi in pagine web differenti che sembrano l’una il copia-incolla dell’altra, con parti di testo identiche, parola per parola…
Il plagio, ossia la riproduzione del linguaggio, delle idee o del testo altrui presentandolo come proprio, è un problema piuttosto diffuso in tutti gli ambiti professionali, e sempre più esteso anche in relazione alla disponibilità online di ogni genere di informazione, inclusi i testi delle riviste scientifiche in versione elettronica.
Come evitare di incappare in situazioni che, intenzionalmente o meno, ledono i diritti del legittimo autore (e, peraltro, vengono penalizzate da Google…)?
Citare le fonti
Nei testi di carattere medico-scientifico, soprattutto nel caso di argomenti piuttosto tecnici e specifici, è molto spesso necessario far riferimento a studi pubblicati da altri, riassumendone i dati salienti o i risultati più significativi e attingendo a evidenze o riscontri emersi da lavori precedenti. Questi passaggi devono essere eseguiti con attenzione, per evitare di incorrere – anche involontariamente – nel rischio di plagio.
Qualche consiglio:
- indicare i riferimenti bibliografici utilizzati quando si citano dati già pubblicati
- le fonti selezionate devono essere lette e ben comprese, in modo da poterne acquisire concetti e contenuti, che vanno comunque rielaborati integrandoli al proprio bagaglio di nozioni e conoscenze (evitare il copia-incolla!)
- qualora indispensabili a supporto di un’affermazione, inserire tra virgolette eventuali citazioni letterali di frasi altrui, specificando sempre il riferimento all’autore.
Inserire contenuti originali
Contenuti originali e utili per gli utenti vengono premiati anche da Google, ma essere originali non è sempre facile, soprattutto nel caso di un testo su un argomento medico-scientifico di carattere divulgativo per il grande pubblico.
Come fare? Ebbene, un tocco di originalità può essere dato dallo stile di scrittura (che deve essere chiaro, senza errori grammaticali o lessicali, ma accattivante) e, soprattutto, dall’impostazione dei contenuti.
Approfondire aspetti specifici e rispondere a quesiti di particolare interesse per il target a cui l’articolo è rivolto, certamente aiuterà a farlo emergere.
In definitiva, la selezione delle fonti di riferimento è un’operazione estremamente importante. Se hai poco tempo a disposizione, un’agenzia specializzata saprà affiancarti in questo processo basilare per la stesura di un testo che sia davvero utile al pubblico a cui è destinato.