Come scrivere una revisione scientifica
Qualche consiglio per una comunicazione più efficace
L’importanza dei contenuti
Lo strumento principe di comunicazione scientifica, e anche il più impegnativo da produrre, è l’articolo destinato alla pubblicazione su una rivista scientifica, rivolto a un pubblico estremamente specializzato e con il duplice obiettivo di esporre risultati di interesse significativo che costituiscano riferimenti preziosi e duraturi per altri medici/ricercatori e fornire informazioni sufficienti affinché lo studio in questione possa essere riprodotto da altri.
Di particolare interesse anche le revisioni scientifiche che sintetizzano una mole consistente di dati ed evidenze disponibili in letteratura riguardo uno specifico argomento, allo scopo di fornire risposte a quesiti relativi, per esempio, alla pratica clinica.
Di seguito alcuni consigli per la stesura di questi testi, partendo dal presupposto che in ogni articolo scientifico l’enfasi deve essere posta sui concetti, mentre le parole diventano strumenti per trasmettere in modo efficace le informazioni.
La scelta dell’argomento
La ricerca bibliografica
Il linguaggio
La scelta del linguaggio per la stesura di qualsiasi testo di carattere scientifico deve essere commisurata al pubblico a cui è destinato: il linguaggio tecnico di un articolo da pubblicare su una rivista dedicata a specialisti di un determinato settore medico non può e non deve essere utilizzato per i “non addetti ai lavori”, che sarebbero scoraggiati a continuare a leggere dopo poche sole frasi se la complessità dell’argomento fosse associata a uno stile di scrittura che presuppone un livello di conoscenza da esperti della materia.
Il supporto delle figure
Le immagini rappresentano una parte molto importante di qualsiasi pubblicazione scientifica, svolgendo un ruolo sostanziale sia in termini esplicativi che a fini di sintesi. La visualizzazione grafica di dati quantitativi, infatti, è particolarmente adatta a spiegare e chiarire in modo rapido ed efficace una serie di dati complessi. Via libera dunque al loro utilizzo, ma solo se appropriate e non confondenti. Figure e tabelle devono comunque sempre essere corredate da una didascalia che ne descriva in modo chiaro e preciso il contenuto e le eventuali unità di misura e abbreviazioni.
Il titolo
Non sottovalutare l’importanza di un buon titolo, soprattutto in un mondo digitalizzato e di ricerche online come quello attuale. Il suo obiettivo è convincere il lettore ad andare oltre, a leggere il resto del testo. Il titolo deve quindi essere incisivo, efficace e appropriato alla tipologia di lettore previsto: abbastanza specifico da descrivere l’oggetto dell’articolo ma, qualora fosse indirizzato al grande pubblico, non troppo tecnico da essere incomprensibile ai più.
Alcuni consigli
Non tutti i medici e i ricercatori amano scrivere, molti non ne hanno il tempo e il compito di scrivere può essere percepito come arduo. Ecco tre raccomandazioni:
- Semplicità: l’obiettivo è comunicare informazioni ai destinatari del testo, non impressionarli con frasi d’effetto ma poco utili.
- Non avere fretta: dopo aver completato la stesura, meglio dormirci su, lasciar “decantare” l’articolo qualche giorno prima di riprenderlo in mano, quindi rileggerlo, riscrivere i passaggi che non scorrono bene e rivederlo di nuovo, avendo sempre come obiettivo la precisione e la chiarezza di esposizione. Il processo di riscrittura è una parte importante del lavoro, e redigere testi scientifici richiede molto tempo (questo va messo in conto!).
- Attenzione ai refusi: se possibile, è meglio far rileggere quanto scritto a un’altra persona per assicurarsi che sia chiaro e non ci siano errori.
Se stai pensando di scrivere una revisione o un articolo scientifico, ma non ne hai il tempo, puoi affidarti a un’agenzia specializzata in grado di garantire la produzione di un testo di alta qualità, chiaro e soprattutto utile al pubblico cui è destinato.